
Capire il linguaggio del Gatto e comunicare con lui
Capire il linguaggio del gatto e comunicare con lui
E' molto più semplice capire il linguaggio canino senza che nessuno ce ne spieghi i particolari, perché i cani sono molto diretti e tendono a rendere chiaro ciò che vogliono comunicarci, mentre per il gatto la situazione diventa più complicata. Animali ammalianti e fascinosi, i gatti comunicano tanto quanto un cane, ma lo fanno da felini, in un modo completamente diverso che bisogna imparare a comprendere.
Il comportamento del gatto casalingo
La bellezza dei gatti sta anche nella loro peculiarità caratteriale che li rende molto più schivi, riservati e indipendenti nonostante provino, allo stesso modo del cane, affetto e attaccamento verso il proprietario.
Anche nel mondo felino esiste una gerarchia realizzata in base alla dominanza delle personalità, non solo tra gatto e gatto ma anche tra gatto e umano, ecco perché alcuni mici diventano veri subordinati dell'uomo, riconoscendolo come componente di maggior importanza e di grado superiore; al contrario, quando il proprietario si rivela "debole" agli occhi del gatto, quest'ultimo si sente e si comporta come un re.
Queste situazioni sono classiche nella convivenza uomo-gatto in casa, in cui si assiste ad un rapporto simbiotico ma mai dipendente.
Il comportamento dei gatti casalinghi tende ad essere tipicamente riconoscibile da alcuni specifici atteggiamenti:
- quando il gatto si posiziona davanti alla tv mentre è accesa, sul libro aperto mentre si sta studiando, sulla tastiera del pc mentre si sta lavorando, sta cercando attenzioni dal suo amico umano;
- quando il gatto si strofina contro mobili o gambe del proprietario, rilascia il suo odore a conferma della sua territorialità e dell'appartenenza ad un luogo e ad un gruppo;
- non tutti i gatti emettono fusa e non tutti le emettono in maniera rumorosa: questa differenza dipende da quanto il gatto riesce a rilassarsi, perché le fusa sono spesso una manifestazione di benessere fisico ed emotivo;
- i gatti di casa tendono a dormire almeno 18 ore al giorno e di solito lo fanno su ripiani molto alti o sotto letti, dentro cassetti o in scatoli anche strettissimi: l'esigenza comune a queste scelte è sentirsi protetti in una sorta di cuccia di fortuna molto piccola;
- non c'è gatto che non impazzisca di gioia davanti ad una busta vuota, che sia di carta o di plastica: è per loro un gioco e allo stesso tempo un modo per nascondersi e ricercare, ancora una volta, quella sicurezza in casa che, dormire al centro della stanza, non riesce a suscitare.
Il linguaggio del gatto
Imparare a capire i gatti è possibile già solo partendo da una buona osservazione dei loro comportamenti, così come dal cambiamento dei loro miagolii, emessi con vocalizzazioni molto diverse in base a quello che vogliono comunicare.
Il linguaggio dei gatti è ricco e variabile e include anche tutta una serie di atteggiamenti fisici e facciali che, nell'insieme, permettono di chiarire ciò che stanno esprimendo.
Va fatta un'importante distinzione tra linguaggio del corpo e linguaggio per emissioni vocali: nel primo rientrano la posizione e i movimenti della coda, delle orecchie, della bocca e le espressioni degli occhi; nel secondo rientrano invece i vari tipi di miagolii.
Nel caso del linguaggio corporeo, ad esempio, la bocca spalancata con denti in mostra e labbra e naso arricciati sono tutti indicativi di aggressività e paura; la bocca socchiusa e l'immobilità del corpo, indicano invece la valutazione dei feromoni presenti nell'aria; gli occhi fissi possono indicare sia sfida aperta che attenzione verso qualcosa di interessante - a questo proposito andrebbero osservate anche le pupille e le palpebre, perché se il gatto ha le pupille dilate e le palpebre aperte è certamente in allarme, spaventato o sta per aggredire, se invece ha gli occhi solo sgranati e le orecchie dritte è intento ad osservare qualcosa che attira la sua attenzione.
Anche l'orientamento delle orecchie riveste grande importanza, perché quando il gatto le posiziona dritte ma rivolte frontalmente è in stato di allerta o semplicemente attento, se sono dritte ma laterali è rilassato, tranquillo ma vigile; quando appiattisce le orecchie il gatto può essere spaventato o sulla difensiva, mentre se si muovono velocemente, il micio sta cercando di valutare uno stimolo esterno.
La coda poi aggiunge ulteriore significato al linguaggio felino: una coda gonfia indica attacco e paura, una coda bassa invece indica un atteggiamento sereno; se la punta della coda si muove come se stesse scondinzolando, il gatto appare nervoso, se invece è dritta verticalmente sta mostrando la sua contentezza nel rivedere il proprio amico umano, ancor più se la punta della coda è rivolta verso il suo stesso dorso.
Capire il gatto per una migliore convivenza: i miagolii
Non si può pensare di trovare un gatto che non esterni i suoi stati d'animo anche attraverso le vocalizzazioni, infatti insieme a tutti gli altri cambiamenti fisici e ai suoi atteggiamenti, esse permettono di migliorare la comprensione del linguaggio felino.
Il gatto che miagola non è necessariamente un gatto sofferente, perché il tutto sta nell'individuare il tipo di miagolio emesso:
- i gemiti possono esprimere sia rabbia/attacco che lamenti di dolore fisico;
- i suoni gutturali e il ringhio (anche i gatti ringhiano) esprimono rabbia e malessere che possono sfociare in attacco vero e proprio;
- i brontolii misti a miagolii acuti possono essere invece indicativi di paura;
- i trilli con tonalità ascendente indicano l'incentivo a giocare con loro o a seguirli, perché magari hanno da mostrarci qualcosa, anche un loro regalo - una lucertola morta, ad esempio;
- i miagolii sottili e delicati indicano affetto e voglia di coccole;
- i miagolii particolarmente acuti indicano sofferenza fisica;
- i mugolii sono tipici dei momenti di giochi e nelle fasi di eccitazione;
- il ticchettio dei denti sfregati tra di loro indicano frustrazione;
- le fusa indicano necessità di attenzione, amicizia e serenità, anche se in alcuni casi anche gatti sofferenti emettono fusa per autocreare uno stato di benessere interiore;
- i miagolii brevi e ripetuti sono quelli tipici dell'attività predatoria.
In realtà la differenziazione dei vari tipi di miagolii del gatto sarebbe ancora più diversificata e particolareggiata di queste indicazioni, ma basti conoscere gli atteggiamenti e le vocalizzazioni principali per imparare a rapportarsi meglio col proprio gatto. In alcuni casi i gatti di casa sembrano ostili perché in realtà non si è stabilito un buon piano comunicativo tra padrone e micio.